Bando Resto al Sud 2.0- Invitalia
Scheda sintetica
SCADENZA
In anticipazione
Pubblicazione: 08/05/2024 alle ore 00:00
Inizio invio pratica: Non ancora nota
Scadenza invio pratica: Non ancora nota
SOGGETTO EROGANTE
Invitalia
DENOMINAZIONE
Resto al Sud 2.0
DESCRIZIONE
Resto al Sud 2.0 è un programma finanziato dal Decreto Coesione, mirato a incentivare l’occupazione giovanile e femminile e promuovere l’autoimprenditorialità nelle regioni del Mezzogiorno.
Questa misura agevolativa è stata ideata per stimolare la nascita di nuove attività imprenditoriali e libero-professionali. Il programma rappresenta un’opportunità significativa per i giovani imprenditori e professionisti che desiderano avviare o espandere la propria attività nel Sud Italia.
BENEFICIARI
I beneficiari principali di “Resto al Sud 2.0” sono giovani sotto i 35 anni che presentano specifici requisiti di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione come definiti dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027. Inoltre, sono inclusi anche inoccupati, inattivi, disoccupati, e soggetti che rientrano nelle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL).
Le attività possono essere avviate sia in forma individuale, con apertura di partita IVA per imprese individuali o attività libero-professionale, sia in forma collettiva tramite costituzione di società.
SPESE AMMISSIBILI
Le iniziative ammissibili includono:
- Servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione.
- Tutoraggio per l’incremento delle competenze.
- Sostegno all’investimento per l’avvio delle attività.
Le categorie di costi ammissibili saranno dettagliate nel decreto attuativo.
CONTRIBUTO/ AGEVOLAZIONE
Gli aiuti comprendono:
- Un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività, per un importo massimo di 40.000 euro per le attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro per le attività economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali. Tali attività devono avere sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
- Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75% per l’avvio delle attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
- Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa oltre 120.000 euro e fino a 200.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70% per l’avvio delle attività, aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Le misure indicate nel decreto si attuano nel limite di spesa di 49,5 milioni di euro per l’anno 2024 e di 445,5 milioni di euro per l’anno 2025.
NOTE
Le date di apertura e chiusura delle candidature saranno stabilite in un decreto interministeriale, che sarà emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto Coesione, avvenuta l’8 maggio 2024.
Bando Resto al Sud 2.0. Incentivi e voucher: opportunità per giovani e donne nel Mezzogiorno
Con l’avvio del Decreto Coesione 2024, torna in una nuova veste Resto al Sud 2.0, la misura promossa da Invitalia per sostenere l’autoimprenditorialità e incentivare l’occupazione giovanile e femminile nel Mezzogiorno. Il nuovo programma si arricchisce di contributi ancora più significativi, in particolare per chi intende realizzare attività economiche innovative, sostenibili e digitali.
In questo articolo approfondiamo i requisiti, le spese ammissibili e le modalità di accesso al bando in attesa della pubblicazione del decreto attuativo con le date definitive.
Finalità del programma Resto al Sud 2.0
L’obiettivo del bando è duplice: da un lato rafforzare le politiche attive del lavoro rivolte a giovani under 35, donne, disoccupati e soggetti vulnerabili, dall’altro promuovere la creazione di nuove imprese e libere professioni con sede nelle regioni del Sud Italia e nei territori del Centro colpiti dal sisma del 2009 e 2016.
La misura vuole favorire l’inclusione sociale e l’autonomia economica, fornendo un supporto concreto a chi desidera trasformare un’idea in un’attività autonoma, grazie a un mix di voucher a fondo perduto, formazione e tutoraggio personalizzato.
Chi può accedere al bando
I beneficiari principali sono:
-
Giovani sotto i 35 anni in condizioni di marginalità, vulnerabilità o discriminazione, secondo i criteri del Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021–2027;
-
Disoccupati, inoccupati, inattivi;
-
Soggetti coinvolti nelle politiche attive del lavoro, come il programma GOL.
Sono ammesse sia iniziative individuali (liberi professionisti, ditte individuali) che in forma collettiva (società, cooperative), purché con sede legale nel Mezzogiorno o nei territori colpiti dai terremoti del 2009 e 2016.
Le spese ammissibili
Il bando Resto al Sud 2.0 copre:
-
Servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione;
-
Tutoraggio per sviluppare le competenze gestionali e operative;
-
Acquisto di beni e servizi necessari all’avvio delle attività, compresi strumenti digitali e soluzioni green.
Il dettaglio completo delle spese ammissibili sarà contenuto nel decreto attuativo di prossima pubblicazione.
Agevolazioni previste dal bando
Le agevolazioni Resto al Sud 2.0 si articolano su tre livelli principali:
-
Voucher di avvio (in regime de minimis e non rimborsabile), fino a:
-
40.000 euro per attività standard;
-
50.000 euro per attività innovative, tecnologiche, digitali o sostenibili.
-
-
Contributo a fondo perduto fino al 75% su spese fino a 120.000 euro.
-
Contributo a fondo perduto fino al 70% su spese tra 120.000 e 200.000 euro.
I fondi disponibili ammontano a 49,5 milioni di euro per il 2024 e 445,5 milioni di euro per il 2025.
Scadenze e modalità di invio
Al momento la scadenza per la presentazione delle domande non è ancora nota. Il decreto interministeriale che disciplinerà le modalità di partecipazione e i termini per l’invio delle candidature sarà pubblicato entro 30 giorni dalla data del Decreto Coesione, ovvero entro il mese di giugno 2024.
Pertanto, è fondamentale prepararsi in anticipo, verificando i requisiti e pianificando la propria idea imprenditoriale per arrivare pronti all’apertura dello sportello Invitalia.
Resto al Sud 2.0: opportunità strategica per rilanciare l’imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno
Il programma Resto al Sud 2.0 rappresenta un’opportunità strategica per rilanciare l’imprenditorialità giovanile e femminile nel Mezzogiorno, in un’ottica di sviluppo sostenibile e innovativo. L’integrazione di formazione, contributi e accompagnamento lo rende uno strumento particolarmente utile per chi parte da zero o intende rilanciare la propria attività in territori spesso svantaggiati ma ricchi di potenziale.
Contatta subito LG Industry per una prima consulenza gratuita: ti aiuteremo a verificare i requisiti, strutturare il progetto e preparare tutta la documentazione necessaria. Compila il form che trovi nella pagina per ricevere assistenza personalizzata.
Domande e risposte
1. Cos’è Resto al Sud 2.0?
È una misura agevolativa per l’avvio di attività imprenditoriali e professionali nel Mezzogiorno e in aree del Centro colpite da eventi sismici.
2. Chi può presentare domanda?
Giovani under 35, disoccupati, inattivi, donne e soggetti vulnerabili che vogliono avviare un’attività autonoma o d’impresa.
3. Quanto posso ottenere come agevolazione?
Fino a 200.000 euro con contributi a fondo perduto fino al 75% e un voucher non rimborsabile fino a 50.000 euro.
4. Quali spese sono ammissibili?
Formazione, tutoraggio, beni strumentali, servizi tecnologici e digitali, spese per l’avvio delle attività.
5. È necessario costituire una società?
No, è possibile partecipare anche come persona fisica aprendo una partita IVA.
6. Come posso aumentare l’importo del voucher?
Realizzando spese legate all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità ambientale o al risparmio energetico.
7. Posso partecipare se risiedo fuori dal Mezzogiorno?
Solo se l’attività ha sede legale nelle regioni del Sud o nei territori centrali colpiti dai terremoti del 2009 e 2016.
8. È possibile partecipare in gruppo?
Sì, anche tramite la costituzione di una società composta da più soggetti ammissibili.
9. Dove trovo le date ufficiali?
Saranno pubblicate in un decreto interministeriale entro 30 giorni dalla data dell’8 maggio 2024.
10. Dove posso trovare supporto per presentare la domanda?
Puoi rivolgerti a LG Industry per ricevere assistenza completa e personalizzata, dalla verifica dei requisiti alla presentazione del progetto.