Migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico assicurando una transizione equa e inclusiva. Questa è la seconda missione del PNRR denominata “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
I piani di recupero mirano a ridurre le emissioni, migliorare l’efficienza energetica. E proteggere e preservare l’Italia al fine di consegnarla meglio alle prossime generazioni. Focus su territorio, acque, mari, patrimonio culturale e paesaggistico, città e foreste.
Alla “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” viene assegnata la quota maggiore di risorse: 59,33 miliardi di euro. Si va dall’idrogeno verde alle energie rinnovabili, dalle piste ciclabili all’imboschimento o al riciclaggio dei rifiuti. In particolare, le risorse destinate alla rivoluzione verde e transizione ecologica saranno suddivise in quattro componenti.
1) Agricoltura sostenibile ed economia circolare – 5,27 miliardi di euro
Gli obiettivi di questa componente sono:
- Raggiungere una filiera agroalimentare sostenibile, migliorare la competitività delle aziende agricole e le loro prestazioni clima-ambientali e rafforzare l’infrastruttura logistica del settore.
- Rendere operativo il sistema di gestione dei rifiuti, ponendo l’accento sulla produzione di materie prime secondarie. Da utilizzare poi in diversi settori industriali riducendo al minimo lo smaltimento dei rifiuti.
- Implementare il paradigma dell’economia circolare, minimizzando l’impatto ambientale anche per quanto riguarda il riscaldamento globale e creando posti di lavoro legati alla green economy. I principi dell’economia circolare dovrebbero essere applicati anche al settore agricolo che attua pratiche sulla conversione dei rifiuti in biogas e biometano.
2) Energia rinnovabile, idrogeno, rete e transizione energetica e mobilità sostenibile – 23,78 miliardi di euro
Gli obiettivi di questa seconda componente sono:
- accrescere la quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile (FER) nel sistema (sviluppo agro-voltaico; promozione di rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo, promozione di impianti innovativi e sviluppo del biometano);
- incrementare e digitalizzare le infrastrutture di rete per sostenere l’aumento di produzione da FER e rafforzarne la resilienza a fenomeni climatici estremi;
- promuovere la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno (rimozione degli ostacoli normativi alla diffusione dell’idrogeno, misure volte a promuovere la competitività dell’idrogeno. Ad esempio, l’utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate, creazione di stazioni di ricarica di idrogeno per il trasporto stradale e ferroviario);
- dare vita a un trasporto locale più sostenibile e meno inquinante. Per esempio, attraverso la creazione di nuovi servizi, lo snellimento delle procedure di valutazione dei progetti nel settore, il rafforzamento della mobilità “soft”. O favorendo l’utilizzo di biciclette, investimenti nel trasporto rapido di massa, la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica pubblica e il rinnovo di bus e treni verdi;
- sviluppare una leadership internazionale industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione (rinnovabili e batterie, idrogeno, bus elettrici, supporto a start- up e venture capital attivi nella transizione ecologica).
3) Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici- 15,22 miliardi di euro
Gli obiettivi sono:
- la riqualificazione energetica degli edifici può ridurre il consumo energetico. Pertanto, aumentare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di GAS a effetto serra di CO2, potranno migliorare le prestazioni ambientali e sanitarie.
- i miglioramenti dell’efficienza e la riqualificazione degli edifici stimolano gli investimenti. Creano così nuovi posti di lavoro, promuovono l’adozione di tecnologie digitali e migliorano la resilienza del portafoglio immobiliare a sostegno delle PMI.
- gli interventi per migliorare l’efficienza degli edifici mirano a rinnovare il patrimonio edilizio esistente e alleviare i problemi della povertà energetica riducendo le bollette energetiche. Al tempo stesso, si migliora l’accessibilità economica delle abitazioni e delle condizioni di vita.
4) Tutela del territorio e della risorsa idrica- 15,06 miliardi di euro
Per sicurezza del territorio si intende la disponibilità di risorse idriche, eliminazione dell’inquinamento del suolo e delle acque e mitigazione del rischio idrogeologico. Questo è un aspetto fondamentale per tutelare la salute dei cittadini e attrarre imprese, investitori e turismo. Gli obiettivi sono:
- prevenire e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sui fenomeni di instabilità idrogeologica e sulla vulnerabilità del territorio nelle aree urbane;
- garantire la sicurezza dell’approvvigionamento idrico a fini potabili, irrigue e industriali e la riduzione delle dispersioni d’acqua;
- garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l’intero ciclo e il miglioramento della qualità ambientale delle acque interne e marittime.